La citazione d’apertura di Echi perduti, recita: «I nostri echi rotolano di anima in anima, Amplificandosi sempre più» e in quest’affermazione è racchiusa la storia che lo scrittore americano ci propone. Con una prosa fluida e scarna, Joe R.Lansdale, ci regala un racconto avvincente che avvolge e conduce senza soste e deviazioni nella vicenda umana di Harold Wilkes, detto Harry, e del suo mondo parallelo che lo accompagna fin dall’infanzia. Un mondo popolato da colori umidi e pesanti, da suoni che si riversano nella sua testa.
«Harry afferrò la maniglia della porta e la abbassò delicatamente, per assicurarsi che si potesse aprire. La porta si aprì, stridendo sui cardini, però si aprì. Lui la fece oscillare avanti e indietro alcune volte, poi la spinse velocemente e la sbattè con forza contro il muro è […] si levò un suono, e a quel suono sbocciarono tutti i colori del mondo. Erano colori umidi e pesanti e si riversarono nella sua testa, gonfiandogliela fino a fargliela esplodere [… ] Il buio gli frullò in testa, trascinando le sue ali gocciolanti […] Thud, thud, thud.»
Le pagine scorrono veloci e l’intensità muta con il mutare della vita di Harry. Quei suoni, con i loro abissi di memorie si mescolano alla sensazione di essere in comunione con l’universo e così il lettore partecipa alla concretizzazione di un sogno: la capacità di saper ricominciare, di avere la forza di ripartire. Di cadere e di rialzarsi.
Il sesso fa parte della vita e perciò nel romanzo di Joe R.Lansdale c’è. Preannuncia a Harry il riscatto. C’é quando ci deve essere. Ed è bello scoprirlo, come quando dopo una sbornia nella notte, incroci una bella ventata d’aria fredda che ti rimette in circolazione il sangue nelle vene e contemporaneamente nella testa.
«Talia si chinò su di lui e si baciarono. Le sue labbra sapevano di quello che aveva bevuto, ma non fu tanto male […] Gli infilò una mano sotto la giacca e fece una leggera pressione sulla fodera. Lui se la tolse e la posò ai piedi del letto. E poi le fece scivolare giù le spalline del vestito. Non portava il reggiseno. Non ne aveva bisogno […] Mentre la baciava nuovamente, le prese in mano il seno sinistro e glielo strizzò delicatamente, lasciando che il pollice e un dito le titillassero un capezzolo, finché non lo sentì indurirsi […] La testa di Harry si riempì improvvisamente di colori. E quei colori si misero a gridare.»
Cadere e rialzarsi per andare dove? Non c’é risposta e forse è meglio così, ognuno di noi è libero di cercarla dove meglio crede. Un grande inventore di storie Joe R.Lansdale che conferma in questo lavoro tutta la sua straordinaria e riconosciuta bravura.
Titolo Echi perduti
Autore Joe R. Lansdale
Editore Fanucci Editore
Anno 2006
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