Berlusconi e i “suoi” sbagliano a sottovalutare le manifestazioni che si sono svolte ieri in Italia e, seppur in tono minore in relazione ai numeri, in tutto il resto del mondo. Un milione di persone che sentono il bisogno di ritrovarsi in piazza per manifestare il proprio disagio, cittadini attivi dunque, sono una realtà di cui un uomo politico dovrebbe tenere conto.
Le manifestazioni di ieri, indipendentemente dai contenuti, presentano due novità interessanti sulle quali riflettere.
Innanzitutto ci dicono che la dimensione privata di quel disagio si sta trasformando in dimensione pubblica e soprattutto condivisa. Nuove connessioni che strutturano una rete di cittadinanza le cui potenzialità sono tutte da scoprire.
La piazza che ho attraversato, (quella di Pescara) era una bella piazza. Donne, bambine e bambini, ma anche tanti uomini. Di tutte le età. Mi ha sorpreso positivamente un aspetto: conoscevo pochissime delle persone che si sono alternate a parlare sul palco. Non erano, come Berlsuconi e i “suoi” continuano a ripetere, comunisti, ma cittadini che avevano voglia di essere protagonisti in prima persona.
Il secondo aspetto è legato alle modalità con cui è stata organizzata la manifestazione. Come molti sapranno, Se non ora quando?, è nata in rete, su un social media, facebook. Da evento immateriale si è poi trasformata in un evento reale. Ancora una volta, un’esigenza individuale è divenuta prima collettiva in rete e poi condivisa nella realtà. Questo secondo aspetto c’induce a guardare con crescente attenzione e ottimismo alle possibilità di partecipazione democratica alla vita sociale che offre uno strumento come internet, non a caso candidato al premio Nobel per la Pace lo scorso anno.
«Le donne sono forti. Hanno la speranza nel cuore e nell’avvenire» ha detto in apertura del suo intervento a Roma da Piazza del Popolo Angela Finocchiaro, riportando un pensiero di Monica Vitti, lunga vita a Monica Vitti.
P.s.: Che Berlusconi dica, «Manifestazione faziosa, vergogna», è la conferma che non ha la percezione esatta di cosa stia succedendo in Italia; che lo dicano i suoi dipendenti, siano essi giornalisti, deputati, uomini dello spettacolo, non lo capisco ma lo comprendo; al di fuori di queste categoria faccio fatica anche a comprendere.
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.