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A Pescara la Feltrinelli fa 500

La tecnologia sta modificando in maniera (quasi) irreversibile le nostre vite. Viviamo immersi nell’era digitale. La musica è digitale. Le immagini sono digitali. Le parole sono digitali. Smartphone, iPad, ebook hanno sostituito nell’immaginario collettivo oggetti e parole come giradischi, proiettore, enciclopedia.

I ragazzi che nascono oggi, all’alba del nuovo millennio, sono identificati come “nativi digitali” e “Benvenuti nel regno dei nativi digitali” sarà il cartello che leggeremo da qui a qualche anno all’ingresso delle nostre città. Tutto cambia e anche le nostre abitudini si modificano. Tutto è diventato interattivo e viviamo per questo la quotidianità in modo diverso. Ordiniamo la cena su Internet e quando dobbiamo scegliere la meta delle vacanze è Google Maps che ci fa vedere in anteprima la casa che andremo ad abitare o la spiaggia che allieterà il nostro riposo. Il web 2.0, l’interazione tra il web e l’utente, è la realtà di oggi, il web semantico la nuova frontiera. Forse vi state per chiedere: D’accordo, ma siamo fuori tema, non dovevamo parlare dell’apertura di una nuova libreria a Pescara? State tranquilli, c’entra, c’entra. C’entra perché il libro è stato, è, e presumibilmente continuerà ad essere, il più interattivo e contemporaneo degli strumenti pensati dall’uomo per leggere, imparare e studiare. Il libro puoi sfogliarlo, sottolinearlo. Comparare visivamente e immediatamente una sua parte con un’altra. Puoi toccarlo, sentirne il profumo. Portarlo con te ovunque e utilizzarlo senza avere bisogno di ricaricare le batterie o di avere a disposizione una presa della corrente elettrica. Più ci si spinge nella ricerca tecnologica, più si realizzano nuovi strumenti, sempre più il libro ri-acquista una sua centralità. Rappresenta un punto fermo nella nostra vita. Per questo motivo l’apertura di una nuova casa per i libri è sempre una bella notizia. Una notizia da festeggiare.
Pescara dunque ha una nuova casa per i libri. È la Feltrinelli.
Presente fin dal 1993 nel salotto buono della città, da pochi giorni ha aperto una nuova e più grande libreria a pochi passi dalla sede storica in Corso Umberto, il cuore pulsante di Pescara. Lo spazio espositivo è raddoppiato e passa dai duecentocinquanta metri quadrati ai cinquecento della nuova sede. I libri a disposizione del pubblico sono circa trentacinquemila. Tremila invece gli home video e millecinquecento i titoli di musica tra cui scegliere. Quattordici le persone che ci lavoreranno coordinate dal direttore Renato Malavolta. La nuova dimensione consente inoltre di arricchire l’offerta complessiva non solo in termini quantitativi ma anche qualitativi, per i più piccoli, infatti, c’è uno spazio nuovo e inedito per la città di Pescara: Kidz la Feltrinelli dei ragazzi. Per grandi e piccoli invece il punto bar che unitamente alla sala eventi, inserita in spazi comodi e confortevoli, con poltrone e divani, trasforma un luogo esclusivamente di vendita in un vero e proprio luogo d’intrattenimento culturale, assecondando una vocazione già maturata nel corso di questi primi diciotto anni di vita nel capoluogo adriatico. Anni in cui alcuni tra i più importanti intellettuali italiani e stranieri, con la loro presenza in libreria, hanno arricchito l’offerta culturale della stessa città contribuendo così alla definizione di una nuova immagine di Pescara.
I dati che riguardano la lettura, l’acquisto e il possesso di libri, in Italia, sono molto negativi. Su una base attiva di poco più di ventisei milioni di persone in grado di leggere, il 46% dichiara di aver letto almeno un libro nel corso dell’ultimo anno. Il 10% per cento delle famiglie, quasi due milioni e mezzo di nuclei famigliari, dichiara di non possedere libri in casa. Le donne leggono più degli uomini e si legge molto di più nel Centro Nord che nel Centro Sud. Dati spiegabili in parte con l’assenza di politiche che favoriscano o incentivino la popolazione alla lettura.
A maggior ragione quindi l’apertura di una nuova casa dei libri va salutata con entusiasmo e con gioia perché rappresenta un invito e un incentivo alla lettura. Siamo ciò che sappiamo e ciò che sappiamo spesso è nei libri.
Claudio Magris, uno dei più grandi intellettuali mitteleuropei, italiano di Trieste, in uno dei suoi ultimi libri, Alfabeti, un viaggio tra i libri e la letteratura, scrive: «Una volta in Cina, una studentessa dell’università di Xi’an mi ha chiesto cosa si perde scrivendo. Ardua domanda kafkiana. E leggendo? Una volta Borges ha detto che lasciava ad altri di gloriarsi dei libri che avevano scritto e che la sua gloria erano invece i libri che aveva letto».
Auguri alla nuova Feltrinelli di Pescara e buona lettura a tutti.

 

la Feltrinelli_Pescara

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