di Giorgio Lo Giudice
“Il Pescara di Zeman” di Oscar Buonamano e Sergio Cinquino (prefazione di Arrigo Sacchi, Carsa edizioni, 175 pp, euro 14,90) è l’ultimo libro sul boemo. Se Zeman soffre a Roma, viene ancora idolatrato a Pescara dove ha lasciato un ricordo indelebile, al limite facendo impallidire (solo un po’) il ricordo di Giovanni Galeone. Il libro in tre parti.
La cavalcata della promozione con i momenti più salienti. Quindi i protagonisti e la festa (partendo dai giocatori rivelazione Verratti, Insigne, Immobile) e finendo ovviamente a Zeman. E il finale con la carica dei centomila: tanti erano ad aspettare la squadra dopo al promozione raggiunta a Genova, praticamente mezza città. Quindi l’album delle figurine: ovvero tutti i personaggi, dal presidente al magazziniere in una galleria…Panini.
Un libro da leggersi in velocità e da godere, specie per chi non è molto estimatore del boemo, magari per capirlo meglio. Il giudizio? Forse quello di Arrigo Sacchi, che ne capisce più di diversi soloni improvvisati critici, resta il più valido: «Il Pescara di Zeman ha stravinto il campionato di serie B grazie ad un calcio sontuoso moderno ed armonioso…Si ricorderà per molto tempo dello spettacolo gratificante che questa squadra ha saputo concedere».
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