Il 13 maggio ho recensito L’ultima lezione. La vita spiegata da un uomo che muore, il libro con il quale Randy Pausch si congedava dai suoi studenti e dal mondo per vivere gli ultimi momenti della sua vita con la moglie e i suoi tre figli. È morto a 47 anni per un terribile cancro.
«Non possiamo cambiare le carte che ci vengono servite, solo il modo in cui giochiamo la mano […] Trovate la vostra passione e seguitela, non smettete di cercarla perché altrimenti ciò che state facendo è solo aspettare la Mietitrice […] non la battiamo vivendo più a lungo, ma vivendo bene e pienamente, perché ella verrà per tutti noi.»
È morto ma è vivo.
È morto ma è vivo perché ha saputo trasformare un terribile destino in un momento formativo per tutti, non solo per i suoi studenti e per i suoi cari.
È morto Randy Pausch, viva Randy Pausch.
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