La canea di questi giorni sul caso Eluana Englaro montata dal Governo e che vede come guest star il Vaticano di Ratzinger altro non è, a mio avviso, che un diversivo di Stato per distogliere l’attenzione sui problemi concreti che l’attuale maggioranza non è in grado di affrontare.
Non che i temi che il caso Englaro ha sollevato non siano temi importanti e per certi versi decisivi dello stare insieme, ma ci si poteva pensare prima e senza affanni. Eluana è in queste condizioni da diciassette anni e quindi qualunque tipo d’intervento poteva essere preso con tempi e modalità diverse.
La stessa legge sul testamento biologico è in Parlamento da diverso tempo e la discussione in realtà non è mai decollata prima di questi, drammatici, giorni.
Ma il presidente del Consiglio dei Ministri è maestro nell’arte del diversivo. Prima il caso di coscienza su Eluana e subito dopo a polemiche non appena innescate l’attacco virulento al Capo dello Stato e alla Costituzione. Molti si sono chiesti sono questi i veri obiettivi della nuova destra che Berlusconi rappresenta e incarna? Io penso che sia vero solo in piccolissima parte.
In realtà non sono in grado affrontare il peso della gestione di un paese importante come l’Italia e non hanno una visione strategica da mettere in campo.
Abbiamo visto, e stiamo assistendo alla inutilità delle misure che hanno varato per fronteggiare la crisi mondiale in corso e mentre la crisi riguarda da vicino sempre più persone loro che fanno?
Due aspetti vorrei evidenziare del loro “fare”. Il primo riguarda la riforma della scuola e il secondo il pacchetto sicurezza.
Il ministro Gelmini ha varato una riforma della scuola criticata da tutti gli addetti ai lavori. Lo ha fatto senza il coinvolgimento delle forze sociali, senza coinvolgere la scuola e il personale che nella scuola lavora, lo ha fatto senza nessun fondamento scientifico. E la dimostrazione plastica di ciò che scrivo è stata, in qualche modo, avvalorata, dalla trasmissione televisiva di ieri sera Presadiretta.
Andata in onda su rai tre alle 21.30 e condotta dal sempre più bravo Riccardo Iacona, la puntata di ieri sera era dedicata alla scuola. Una sorta di parallelo tra l’Italia e la Svezia che ci ha fatto toccare con mano la condizione di miseria in cui versa la scuola italiana. E mi ha fatto una certa impressione sentire il ministro dell’Istruzione svedese rispondere a Iacona dicendo che non sono soddisfatti del primato in Europa e che vogliono essere i primi al mondo. Vogliono offrire ai loro ragazzi la migliore scuola del mondo per metterli in condizione di vincere le sfide della globalizzazione e della contemporaneità. Certo, per tornare in Italia, la responsabilità di tutto ciò non è solo dell’attuale Governo ma coinvolge anche il centro sinistra. Ma loro, la destra dico, hanno governato più della sinistra in questi ultimi dieci anni e lo hanno fatto sempre con maggioranze molto ampie. E infine la loro responsabilità più grave è aver approvato una riforma che incide sull’unico segmento della filiera scolastica di cui l’Italia poteva andare fiera: la scuola elementare.
La trasmissione di ieri sera ha mostrato in maniera impietosa perché l’Italia è in ginocchio e soprattutto perché non s’intravede una via d’uscita a questa crisi generale del paese nella quale siamo finiti.
Sempre ieri in una bella intervista all’Unità, Luciano Canfora, definisce in maniera magistrale il quadro entro cui si muove l’Italia di questi anni: “Il degrado antropologico di questa Italia è evidente. Ma discende in primo luogo – oltre che dalla crisi economica mondiale – dallo sfaldamento di quello che un tempo era il blocco sociale della sinistra. È in questa breccia che si fa strada la decadenza del paese. In una con l’offensiva di destra. Che viceversa si è dotata di un blocco forte di interessi e punta a una Nuova Repubblica, plebiscitaria e ostile alla divisione dei poteri».
Parla di degrado antropologico del nostro paese e non può non essere d’accordo con lui.
Il secondo aspetto del fare di questa destra è il pacchetto sicurezza appena varato dal governo. Con questo provvedimento via libera a schedature, tassa sul permesso di soggiorno e ronde padane, ma soprattutto medici che devono denunciare i pazienti clandestini. S’impone la linea razzista della Lega che cortigiani di poco conto votano senza provare vergogna alcuna. Degrado antropologico, appunto.
In questo contesto, in cui il paese continua ad andare a picco, Berlusconi mette in atto diversivi di stato che distolgono l’attenzione dalla conduzione del paese per spostarla ancora una volta su questioni altre. Oggi Eluana Englaro e la Costituzione scritta dai comunisti, domani si vedrà. Un vivere alla giornata che ci condanna sempre più a essere la brutta copia di ciò che siamo stati. Finirà tutto ciò? E quando?
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