Rapporto FAO sulla fame nel mondo
854 milioni di persone soffrono la fame nel mondo. Una cifra impressionante che non diminuisce dal 1990. E pensare che nella Dichiarazione di Roma del 1996 quasi 200 tra Capi di Stato e di Governo si erano impegnati a dimezzare questa cifra entro il 2015. È la FAO a lanciare questo allarme con la presentazione del Rapporto annuale sullo stato d’insicurezza alimentare nel mondo.
La situazione più grave si registra nell’Africa sub-Sahariana dove il numero di persone sottoalimentate è passato da 169 milioni del 1990/90 a 206.2 milioni nel 2001/03. Un’inversione di tendenza si registra invece in Asia così come in America Latina. Secondo Diouf, il Direttore Generale della FAO, gli obiettivi che si erano prefissati nel 1996 sono ancora raggiungibili a patto che si punti decisamente su interventi mirati allo sviluppo agricolo e rurale.
Rapporto Stern sul pianeta terra
Nicholas Stern, uno dei più importanti consiglieri economici del Governo di Tony Blair in un rapporto di oltre 700 pagine lancia un grido d’allarme sugli effetti del surriscaldamento del pianeta, effetto serra, e sottolinea come continuare ad ignorare la portata dei cambiamenti climatici in atto può portare ad una crisi economica mondiale più grave di quella del 1929. Per evitare una catastrofe ambientale a livello mondo, si sostiene nel rapporto, ci si dovrebbe impegnare ad investire l’1% del PIL complessivo annuo. Se ciò non avverrà in tempi rapidissimi tale percentuale potrebbe diventare del 20% del PIL globale. Lo stesso allarme era stato sollevato la scorsa settimana dal wwf che annoverava proprio la Gran Bretagna come uno dei Paesi al mondo che consuma più risorse naturali.
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