Come si gestiscono i tanti soldi che arrivano su un territorio dopo ogni grande sciagura in Italia?
Una domanda che ci facciamo in tanti e alla quale spesso non sappiamo dare una risposta. Valentina Del Pizzo e Valerio Calabrese, due miei amici, provano a dare una risposta lanciando, con l’Osservatorio permanente sul dopo sisma e la Fondazione MIdA, un concorso molto intrigante. Un modo concreto per contribuire a cercare risposte. Bravi.
Aperti i termini della mostra-concorso “La Satira Investe nella Ricostruzione”.
L’Osservatorio permanente sul dopo sisma e la Fondazione MIdA hanno lanciato sul sito www.osservatoriosuldoposisma.com un bando di concorso, rivolto a vignettisti e illustratori, sul tema della gestione dei fondi stanziati per le ricostruzioni seguite agli eventi sismici che hanno colpito l’Italia negli ultimi 30 anni, dal terremoto dell’Irpinia a quello de L’Aquila. Il concorso è finalizzato ad un’esposizione itinerante che toccherà i luoghi topici degli ultimi grandi terremoti
italiani, dal cratere dell’Irpinia a L’Aquila.
Una vignetta – nell’intento dei curatori Valentina Del Pizzo e Valerio Calabrese – rappresenterà il terremoto come poche volte è stato fatto: la satira si farà interprete del delicato tema della gestione economica delle emergenze post sisma.
Lo farà attraverso lo strumento principale dei messaggi istituzionali, la moneta corrente, e nella fattispecie, la moneta da 1 euro, simbolo dei fondi pubblici, ma anche simbolo della disperazione di
chi col malaffare approfitta del disastro.
L’iconografia delle monete ha sempre veicolato i messaggi del potere, per questo gli organizzatori hanno chiesto di ribaltare quel messaggio, invitando i vignettisti a ridisegnare i nostri soldi: la satira, così, conierà le monete delle ricostruzioni italiane, per criticarne gli sprechi e la cattiva gestione.
Le illustrazioni saranno, perciò, collocate all’interno della corona dell’euro, tramite un layout scaricabile dal sito dell’Osservatorio. La scadenza del bando è prevista per il 16 aprile, mentre la mostra delle 30 migliori opere sarà allestita al Palazzo dello Jesus di Auletta (Sa) dal 28 maggio al 23 Novembre 2011. Da dicembre, poi, l’esposizione si sposterà a L’Aquila.
Una giuria di esperti valuterà le opere pervenute e ne decreterà la migliore premiando l’autore con la somma di 1000 euro.
“Riannodare il filo della memoria è uno dei compiti istitutivi dell’Osservatorio permanente sul dopo
sisma – precisa Antonello Caporale, giornalista di Repubblica e direttore dell’Osservatorio – ma il bisogno di memoria, l’impellenza del ricordo anche come misura comparativa della qualità del nostro agire quotidiano è tema che coinvolge questo tempo e impone tutti all’impegno della rendicontazione.”
La mostra segue l’esposizione “Una notte in Italia”, che ha visto protagoniste le foto di Francesco Fantini sul post ricostruzione irpino e quelle di Daniele Lanci sul dopo sisma aquilano e arricchita dal documentario-inchiesta “Anno 30 d.T. (dietro il terremoto, dopo il terremoto)” sulla ricostruzione nei territori di Campania e Basilicata, girato nel 2010 da Emanuele Pantano e Luca Cococcetta. “Una notte in Italia” toccherà ora vari paesi del cratere del sisma del 1980: le prime tappe nella provincia di Potenza (Muro, Bella, Castelgrande).
www.osservatoriosuldoposisma.com
info@osservatoriosuldoposisma.com
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