Il Corriere della Sera, il quotidiano che fu della borghesia italiana, commenta l’elezione di Laura Boldrini e Piero Grasso rispettivamente a presidente della Camera dei Deputati e del Senato con le parole di Ernesto Galli Della Loggia. Parole che svelano, finalmente, l’ignoranza politica dell’autore.
Scrive infatti della Loggia: «Una lunga storia, dicevo: che nei decenni passati ha visto già sedere sul più alto scranno di Montecitorio quattro suoi eminenti rappresentanti: Pietro Ingrao, Nilde Iotti, Giorgio Napolitano e Luciano Violante. Basta per l’appunto ricordare quei nomi per misurare l’ampiezza senza misura della frattura che oggi si consuma a sinistra. Non si tratta delle idee. È ovvio che i valori e le visioni del mondo delle persone che oggi sono investite delle due massime cariche parlamentari siano molto diversi da quelli dei loro predecessori ricordati sopra. Ma ciò che innanzitutto colpisce è quanto siano sideralmente distanti le rispettive biografie». Continue reading L’ignoranza politica di Ernesto Galli Della Loggia
Il primo giorno di lavoro del nuovo Parlamento ha mostrato, in maniera fin troppo evidente, qual è il problema principale della politica italiana: mancano le idee, ma anche persone in grado realizzarle. Quel «bianca» che ha risuonato nel giorno dell’insediamento alla Camera e al Senato sancisce in maniera preventiva e quasi definitiva la morte dei partiti presenti in Parlamento perché certifica l’impossibilità della politica italiana di assumere decisioni. Continue reading Manca (quasi) tutto: idee, ma anche persone. Buongiorno.
La chiesa cattolica elegge il suo 266° Papa al secondo giorno di conclave. Poco più di cento signori anziani danno una nuova guida alla comunità che rappresentano, dimostrando una capacità di ripensare se stessi che è, probabilmente, una delle ragioni alla base della longevità della chiesa. Duemila anni di storia affidate a un signore che alla sua prima apparizione pubblica liquida l’“ermeneutica” del suo predecessore con un “buonasera” che attraversa i cuori e, certo, conquisterà anche la mente di milioni di persone che attendono parole semplici eppure rivoluzionarie per attraversare meglio il tempo malato che abitiamo. Continue reading Dall’“ermeneutica” di Benedetto XVI al “buonasera” di Francesco
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Zeman e i suoi ragazzi, Verratti, Immobile e Insigne
Nella notte più importante dell’anno per chi fa cinema, sul palco luccicante di Los Angeles e in mondovisione il premio Oscar, Paolo Sorrentino, ha spiazzato tutti con i suoi ringraziamenti.«Grazie alle mie fonti di ispirazione, i Talking Heads, Federico Fellini, Martin Scorsese, Diego Armando Maradona. Mi hanno insegnato tutti come fare un grande spettacolo. Che è la base per il cinema».
Il regista vincitore del Premio più importante assegnato annualmente alla settima arte ha ringraziato nell’ordine, un gruppo musicale, due registi cinematografici e un calciatore. Si potrebbe anche dire più prosaicamente che ha sdoganato il gioco del calcio, facendolo assurgere a fonte d’ispirazione per la realizzazione di un’opera d’arte. E lo ha fatto ringraziando il più forte calciatore di tutti i tempi: Diego Armando Maradona. Continue reading Zeman e i suoi ragazzi
Dopo la vittoria eclatante ma non inattesa di M5S alle elezioni politiche ho deciso di conoscere e studiare più da vicino il movimento fondato da Beppe Grillo. Un successo di popolo così clamoroso non può essere snobbato anche perché, soprattutto in queste ore, tutto e tutti parlano solo di questo argomento.
Mi sono chiesto: da dove inizio? Dal sito di Beppe Grillo, è stata la risposta.
La bellezza del web è soprattutto la comodità di poter decidere e fare contemporaneamente, anche se avere sempre meno spazio per la riflessione tra “il dire e il fare” non sempre è un fattore positivo.
Ho digitato sulla tastiera www.beppegrillo.it e sono entrato, per la prima volta, nel mondo dell’affabulatore Beppe Grillo. Continue reading «Tu sei solo chiacchiere e distintivo!»
Nel 1976 quando il PCI sembrava potesse vincere le elezioni politiche in Italia, Indro Montanelli, da molti ritenuto il più grande giornalista italiano, scrisse una frase divenuta celebre: «Turiamoci il naso e votiamo DC». Qualche anno più tardi, esattamente diciassette, utilizzò lo stesso concetto per invogliare i suoi lettori a votare Formentini nel ballottaggio con Dalla Chiesa nella corsa a sindaco di Milano. Turarsi il naso la prima volta dunque servì per non far vincere il PCI, la seconda per non far vincere la coalizione di centrosinistra. Sempre dalla stessa parte dunque, a destra dello schieramento politico italiano, nel campo dei conservatori direbbero a Londra o a Washington. Continue reading Andrò a votare senza turarmi il naso
“Il Pescara di Zeman” di Oscar Buonamano e Sergio Cinquino (prefazione di Arrigo Sacchi, Carsa edizioni, 175 pp, euro 14,90) è l’ultimo libro sul boemo. Se Zeman soffre a Roma, viene ancora idolatrato a Pescara dove ha lasciato un ricordo indelebile, al limite facendo impallidire (solo un po’) il ricordo di Giovanni Galeone. Il libro in tre parti.