Questo articolo è pubblicato anche su L’Espresso
Questo articolo è pubblicato anche su L’Espresso All’inizio degli anni Novanta Franco Summa convoca a Pescara, città nella quale è nato e ha vissuto fino al giorno della sua morte, alcuni intellettuali per discutere sul tema Arte&Città. Contributi per definire scelte più qualificate nella progettazione e riqualificazione della città contemporanea, gli ospiti furono Pierre Restany, Enrico Crispolti, Joseph Rykwert, Oriol Bohigas, John Outram, Costantino Dardi, Maurizio Vitta, Monique Faux, Carmelo Strano. Una scelta strategica per fare un resoconto di ciò che è stato il suo principale interesse culturale: la città come manufatto artistico.
L’ultima lettura del 2019, una parziale rilettura in realtà, è stata una delle più belle e sorprendenti letture di tutto l’anno: un libro pubblicato per la prima volta nel 1759, Candido, ovvero l’ottimismo. Il libro mi è stato regalato per il mio compleanno, nel novembre del 1989. 1. Javier Marías, Berta Isla, Einaudi 2. D.T.Max, Ogni storia d’amore è una storia di fantasmi, Einaudi 3. Yuval Noah Harari, 21 lezioni per il XXI secolo, Bompiani
4. Annie Ernaux, L’evento, L’Orma editore 5. Edoardo Albinati, Cuori fanatici, Rizzoli 6. Carlo e Renzo Piano, Atlantide. Viaggio alla ricerca della bellezza, Feltrinelli 7. Vladimir Nabokov, Lezioni di letteratura, Adelphi 8. Antonio Scurati, M. Il figlio del secolo, Bompiani 9. Jonathan Franzen, La fine della fine della terra, Einaudi 10. Emanuele Trevi, Sogni e favole, Ponte alle Grazie
Elena Ferrante, Storia del nuovo cognome, Edizioni e/o
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La vita bugiarda degli adulti è un romanzo di formazione, o Bildungsroman se preferite, nel senso più classico del termine, con due protagonisti assoluti: Giovanna e Napoli. Giovanna Trada è la novità, Napoli rappresenta l’elemento di continuità nell’opera letteraria della Ferrante, la sua vera musa ispiratrice. Una città che viene proposta con descrizioni che svelano ogni volta una nuova forma urbana.
«Dio, sussurravo, Dio, lo so che è colpa mia, non avrei dovuto pretendere di incontrare Vittoria, non avrei dovuto andare contro la volontà dei miei genitori; ma ormai è accaduto, rimetti tutto in ordine, per favore. Speravo che Dio davvero lo facesse, perché se non l’avesse fatto, tutto sarebbe franato. San Giacomo dei Capri sarebbe ruzzolata sul Vomero e il Vomero sull’intera città e l’intera città sarebbe affogata in mare».
Continue reading Elena Ferrante, La vita bugiarda degli adulti Questo articolo è pubblicato anche su Resto al Sud Con poche, scelte e misurate parole Annie Ernaux racconta la vita che accade. E quando gli accadimenti della vita sono quelli che racconta ne L’evento ciò che prevale e rimane è un senso di liberazione che non si manifesta mai con parole roboanti, ma proprio con le poche, scelte e misurate parole che ha scelto di utilizzare. Questo articolo è puubblicato anche su L’Espresso Il modo migliore per ricordare Pier Paolo Pasolini è continuare a leggerlo e studiarlo. Un uomo serio, complesso, nello stesso tempo semplice da capire. «Per quanto mi riguarda, le persone dotate della vitalità di P.P.P. mi hanno sempre messo addosso un misto di ammirazione, disagio, senso di inadeguatezza. Quali che fossero le fiamme che lo bruciavano, Pasolini ardeva, non si fermava mai. Costruiva un’opera immensa con i più disparati mezzi artistici, usando indifferentemente un verso poetico o un grandangolo o un pennellino intinto nella china, facendosi fotografare da altri, rilasciando interviste. E poi, c’era la notte, il momento di voltare le spalle a tutti, a tutta la città, per incamminarsi da solo, vecchio cacciatore incallito, alla ricerca del piacere». Questo articolo è pubblicato anche su L’Espresso In occasione della 24ª edizione della manifestazione Appuntamento con la Daunia, organizzata da Peppe Zullo in Orsara di Puglia nei Monti Dauni, dal titolo La Luna, il cibo, l’architetto napoletano Massimo Pica Ciamarra, uno splendido giovanotto di ottantadue anni, ha spiazzato gli astanti con il racconto dell’ultimo progetto di cui si sta occupando: far vivere in condizioni ottimali più di 100 persone sulla Luna con una ricerca che riguarda anche Marte. Nella prima parte del suo intervento Pica Ciamarra, tra le altre cose co-fondatore della Fondazione IDIS-Città della Scienza, aveva parlato della città, delle città, e di come siano cambiate dal 20 luglio 1969, il giorno in cui Neil Armstrong realizzò il sogno di milioni di persone: passeggiare sulla Luna. Questo articolo è pubblicato anche su L’Espresso L’ultimo libro di Edoardo Albinati, Cuori fanatici, si apre con Prologo alla città meridionale, un piccolo capolavoro che si può leggere indipendentemente dai dodici capitoli che seguono e che “sono” il libro. La città di cui scrive Albinati è Roma, ma le intuizioni, le descrizioni, i ricordi e i frammenti di realtà contenuti in questo breve saggio introduttivo descrivono e appartengono alla città, anche meridionale, tout court. Una riflessione sul cambiamento. Su come cambia chi abita le città e abitandole le modifica, le rimodella con forme e progetti sempre nuovi che le lasciano però, apparentemente, identiche a se stesse: un rinnovarsi del sempre uguale.
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