le mie recensioni

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Lunedì sei agosto, alle 22:00, con Marina Comandini saremo ospiti della decima edizione di Book & Wine Festival di Vasto. Parleremo di Andrea Pazienza a trent’anni dalla sua morte, del suo genio e delle sua vita.
In occasione del suo sessantesimo compleanno L’Espresso mi chiese di scrivere un articolo per ricordarlo, Quando Andrea Pazienza disse: «Disegnare non mi piace», ve lo ripropongo aspettando il sei agosto e Marina Comandini…

«Una notte, mi apparve in sogno un cane nero, orbo, così brutto che mi svegliai» è l’incipit di Storia di Astarte, l’ultima, incompiuta, storia scritta da Andrea Pazienza. Le prime tavole di una narrazione epica che trasforma un sogno in un incubo. Per uno strano scherzo del destino lo stesso tema è rappresentato anche in una delle tavole più belle del suo primo lavoro, Le straordinarie avventure di Pentothal. Qui Paz si ritrae di profilo, occhi chiusi e la fronte madida di sudore. Su di lui incombe una tavola nera illuminata dal bianco di forme geometriche irregolari e topi che corrono in tutte le direzioni. Era il 1977 e quella tavola segna l’inizio di una nuova era per il fumetto italiano.
Continue reading Quando Andrea Pazienza disse:«Disegnare non mi piace»

L’ipocrisia del vivere contemporaneo e la difficoltà degli uomini di raggiungere la felicità. Un cambio di registro per la scrittrice Gabriella Genisi che si misura con una nuova dimensione narrativa. Un viaggio all’interno della persona umana per comprendere la sua vera natura e come si relaziona agli altri. Una storia comune a molte famiglie italiane, un vecchio genitore in difficoltà fisiche accudito da una badante e la vita che scorre come se nulla fosse. Marco, il coprotagonista della storia, conosce solo il nome della badante di suo padre, Camila, di lei non sa nulla, non la considera, ne ignora la storia. In realtà non conosce nemmeno la sua storia, ovvero la storia di suo padre e solo la morte di quest’ultimo, con la quale si apre il libro, gli consentirà di intraprendere un viaggio alla fine del quale sarà un uomo diverso.
Continue reading Gabriella Genisi, La teoria di Camila

Questa recensione è stata pubblicata su L’Espresso
Il libro di Claudia Pajewski, Le mani della città, aiuta a comprendere meglio la ricostruzione in atto all’Aquila e nello stesso tempo rimette «al centro il lavoro operaio, gli “edili”, quella “cosa” che abbiamo collettivamente rimosso negli ultimi trent’anni, non solo i terremoti».
Un lavoro lungo, durato anni e iniziato quando la ribalta mediatica, il clamore e la spettacolarità della narrazione del terremoto dell’Aquila non erano più al centro dell’attenzione generale. Quando le passarelle dei politici e i media s’indirizzavano verso altre terre e altri terremoti. In quel momento, proprio quando la ricostruzione fisica della città prendeva corpo e la città si popolava di gru, entra in azione Claudia Pajewsky.
Continue reading L’Aquila e le mani degli operai
É morta, oggi, all’età di 106 anni suor Olga Pignatelli. L’ho conosciuta tanti anni fa, ma ricordo come fosse oggi la luce dei suoi occhi, la grazia e l’umanità che ti avvolgeva standole vicino.
Ha svolto un lavoro immenso e impagabile per Pescara e tutti siamo in debito con lei. Una donna meravigliosa.
La intervistai per Sipario nel 1997, ho cercato quell’intervista e ho deciso di ripubblicarla per farla conoscere meglio a chi non ha avuto la fortuna di conoscerla.
La terra ti è già lieve suor Olga. Un bacio bello, bellissimo. E grazie.

Per poter realizzare il suo sogno e andare in Africa a fare la missionaria Suor Olga Pignatelli, abruzzese della provincia dell’Aquila, laureata in Lettere, nell’agosto del 1950 si reca a Londra dove per un anno studia la lingua e gli usi e i costumi della Famiglia Reale. In quegli anni l’Uganda è un Protettorato inglese e per potersi recare in Africa a svolgere qualsiasi mansione, dal volontariato all’insegnamento occorre, come del resto per qualsiasi altro Paese colonizzato, esportare e imporre i modi di vita del Paese colonizzatore. Dopo un anno suor Olga, che è una missionaria comboniana – Ordine che prende il nome da Daniele Comboni un giovane sacerdote di Limone sul Garda che nella prima metà dell’800 si reca in Africa tra molte diffidenze e difficoltà e si batte per liberare gli africani dalla schiavitù – finalmente parte per l’Uganda con la missione di dare dignità alla figura della donna attraverso la scuola. Inizia così il suo lungo soggiorno in Africa che durerà quarantanni, venti dei quali trascorsi in Uganda, sedici in Kenia e sei in Etiopia.
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Il libro La Costa dei Trabocchi a Buongiorno Regione, in onda questa mattina su Rai 3 Abruzzo. L’intervista è di Antimo Amore, dal minuto 23:40 fino al 25:15.

L’evento è voluto dall’Autorità di gestione del Programma Ipa adriatic cross-border cooperation Paola Di Salvatore.
Registrazione video del dibattito dal titolo Fondi Europei: lotta a frodi, irregolarità e corruzione. Capitalizzare le best practices del sistema di contrasto italiano in UE e nei paesi in pre-adesione, registrato a L’aquila mercoledì 24 gennaio 2018 alle 10:11.
Sono intervenuti:
Oscar Buonamano, vice Presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Abruzzo
Luciano Monticelli, consigliere alla Regione Abruzzo, Partito Democratico
Federica Chiavaroli, sottosegretario di Stato con delega alla Giustizia
Paola Di Salvatore, avvocato, autorità di Gestione del Programma IPA Adriatic CBC
Ermanno Granelli, presidente della Sezione Affari Comunitari ed Istituzionali della Corte dei Conti
Francesco Testa, procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Chieti
Francesco Attardi, comandante del Nucleo Antifrode della Guardia di Finanza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Bora Panajoti, vice Presidente Regione Tirana, Albania
Saverio Romano, membro dell’IGRUE del Ministero dell’Economia e delle Finanze

Questo articolo è pubblicato anche su Resto al Sud
L’aura che precede il tecnico di Praga, per ciò che riguarda la preparazione precampionato, è ormai leggenda. Ogni calciatore vuole misurarsi con le sue, ormai leggendarie, sedute di allenamento. Per mettersi alla prova e anche per trarre quei vantaggi di cui hanno goduto tanti grandi campioni a cominciare da Francesco Totti, pupillo indiscusso di Zden?k Zeman.
Continue reading Il nuovo Pescara di Zeman tra gradoni e sogni di gloria
 Approaching Clouds, Pizzoferato, Abruzzo, Italy. 2016. © Michael Kenna
Questo articolo è pubblicato anche su Resto al Sud
La natura dell’Abruzzo, quella più intima e perciò anche più difficile da scoprire e da narrare, ha molto a che fare con il rapporto indissolubile che lega questa terra alla persone che la abitano. Un rapporto antico che pur evolvendosi rimane, quasi, uguale a se stesso nel corso dei secoli.
Continue reading L’Abruzzo di Michael Kenna è il mondo

Questo articolo è pubblicato anche su Resto al Sud
Questo articolo è scritto principalmente per i Millenials appassionati di calcio e per tutti coloro che non hanno potuto vedere dal vivo il calcio di Socrates, ma soprattutto non hanno potuto conoscere l’uomo e il suo pensare.
Socrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieria de Oliveira, conosciuto da tutti come Socrates è stato il capitano del Brasile ai mondiali di calcio del 1982 e del 1986, in una squadra che schierava calciatori del calibro di Zico, Falcao, Junior, Cerezo, Eder. La sua storia professionale e umana è magistralmente raccontata da Lorenzo Iervolino in Un giorno triste così felice, giunto alla sua quarta edizione, edito dalla casa editrice 66THA2ND.
Continue reading Lorenzo Iervolino, Un giorno triste così felice

Papa Francesco rende omaggio a Don Milani recandosi prima al piccolo cimitero in cui è sepolto e poi a Barbiana. «Trasparente e duro come un diamante», la bellissima definizione che coglie due aspetti essenziali della figura dell’autore di Lettera a una professoressa.
Per ricordare Don Milani vi propongo, qui per la prima volta, l’intervista a Eraldo Affinati pubblicata sull’Espresso il 3 marzo del 2016. Buona lettura.
Don Milani inviato nel presente.
La lezione della Scuola di Barbiana realizzata dai maestri di strada in Messico e dalle suore di Benares: Eraldo Affinati racconta il suo viaggio nell’eredità di un grande scrittore.
Tutti i libri di Eraldo Affinati sono dei viaggi, fisici e mentali. Un pellegrinare alla perenne ricerca di se stesso, da autentico viaggiatore che si fa attraversare dai luoghi e dalle persone che quei luoghi abitano. E lo è anche quest’ultimo libro: L’uomo del futuro. Sulle strade di don Lorenzo Milani.
Una narrazione che avanza per gradi. Sonda, crea presupposti. Prepara il terreno. Restituisce con dovizia di particolari il mondo che Lorenzo Milani ha vissuto. I luoghi che ha frequentato. Il clima culturale che si respirava in quell’Italia del primo dopoguerra, «terra nascosta dei monaci ribelli, degli scienziati fatti passare per pazzi, dei liberi spiriti incompresi […] Eterna perdente e mai veramente nata», come scrive in uno dei passaggi più emozionanti del libro. Un incedere che ha il compito di preparare il lettore alla scelta rivoluzionaria che Lorenzo Milani compirà.
Affinati sa raccontare perché sa stare in silenzio e, soprattutto, sa ascoltare. Lo fa anche durante questa intervista che si trasforma anch’essa in un viaggio alla scoperta dell’eredità di Don Milani. Continue reading «Trasparente e duro come un diamante», così Papa Francesco definisce Don Milani
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