Un mio amico, uno scrittore, ha deciso di regalare agli amici di culture metropolitane un racconto. È un giallo a puntate che è stato pubblicato la scorsa estate su un importante quotidiano italiano. Anche qui sarà pubblicato a puntate a partire da oggi. La prima, delle sei puntate previste, è preceduta da un mia recensione. Prima di partire con la lettura un grazie a Enzo Verrengia, anche da parte vostra, che ci regala queste belle pagine.
Zosia, Enzo Verrengia
Zosia è un giallo in cui il crimine è a sua volta un giallo.
Ma procediamo con ordine.
Fuori stagione s’incontrano, in una villa al mare, un gruppo di amici. Sono tutti, o quasi, ex-compagni di scuola che nel reincontrarsi mettono in scena una sorta di autocoscienza collettiva. Un microcosmo in cui, tutti, ci siamo ritrovati tante volte. Incontri che si ripetono stancamente e che non fanno altro che testimoniare in modo implacabile lo scorrere inesorabile del tempo. Amori, odi e rancori che si ricongiungono. Il peggio di noi che ri-emerge e staziona, come sospeso, in quelle stanze che hanno vissuto altre stagioni, altri amori, odi e rancori. Poi ci sono le coppie. Quelle che si sono formate e quelle che si sarebbero potute formare. E poi c’è l’ira funesta delle cagnette a cui hanno sottratto l’osso, come avrebbe scritto Fabrizio De Andrè.
Con una scrittura essenziale e ricca di riferimenti, letterari e cinematografici, che attinge al meglio della letteratura di genere, Enzo Verrengia ci regala una piccola gemma. In poche, pochissime, pagine, è capace di descrivere così in profondità i personaggi che sembra di conoscerli da sempre. Personaggi che mettono a nudo le nostre imperfezioni, capaci di svelare ciò che, spesso, non riusciamo a svelare neanche a noi stessi. Criminali o vittime sono trattati tutti alla stessa maniera in una sorta di par condicio narrativa che ci terrà con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.
A leggere bene tra le righe il giallo trae la sua forza e la sua credibilità da una serie di luoghi comuni presenti nella nostra società e che solo la dimensione letteraria è capace di trasformare da elementi, tutto sommato, banali, in elementi decisivi e costitutivi della stessa struttura narrativa. E così il giallo assume una dimensione altra e diviene contemporaneamente uno spaccato sociale dei tempi che abitiamo. E mentre la storia scorre via veloce e cominciamo a metabolizzare ciò che stiamo leggendo, ci coglie impreparati l’epilogo.
A questo punto mi fermo, perché per essere l’introduzione alla lettura di un giallo forse ho già scritto troppo.
Buon giallo a tutti.
Titolo Zosia
Autore Enzo Verrengia
Anno 2008
L’autore
Enzo Verrengia, vive tra Foggia e Pescara. Dopo aver frequentato il DAMS di Bologna, inizia il suo lavoro di autore, giornalista e scrittore. Realizza sceneggiati radiofonici per la RAI, adattamenti teatrali, spy-stories per la collana “Segretissimo”, sceneggiature a fumetti per “Martin Mystère”. Ha pubblicato alcuni romanzi e per ultimo il saggio Il complottario (Avagliano 2006), La notte degli stramurti viventi e numerosi racconti. Traduce dall’inglese per le case editrici Nord e Longanesi e conduce corsi di scrittura creativa.
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