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Un tranquillo pomeriggio al mare

Arrivo al mare verso le 16.00. Il mare è piatto e c’è un bel venticello fresco che viene dall’altra sponda. Quando metto i piedi sulla sabbia e guardo la spiaggia penso tra me e me che oggi pomeriggio leggerò bene. C’è poca gente e la mia palma è circondata dal vuoto. Mi preparo mentalmente e già pregusto le ore di lettura che mi attendono. Carla si spoglia prim’ancora di entrare in spiaggia ed è già in acqua quando arrivato alla palma mi tolgo le bermuda beige e la camiseta blanca numero cinque del Real Madrid, la maglia di Cannavaro.

Inizio a leggere.

Giuseppe è preoccupato per suo figlio. I soldati romani hanno l’ordine di uccidere tutti i bambini tra i due e i tre anni di Betlemme. Perde il senno. Corre forte, fortissimo, e nella sua corsa travolge tutto e tutti. Deve raggiungere la grotta e mettere in salvo la sua famiglia.

Arriva sempre più forte anche la musica che accompagna lo svolgimento dei giochi sulla spiaggia. Siamo al 13 di agosto e gli stabilimenti balneari fanno a gara a chi organizza più divertimenti, giochi.
Di qua Giuseppe che corre verso la grotta, di la il rumore fastidioso dei giochi. Inutili. Inutilmente chiassosi.
Alla musica, anch’essa inutilmente a volume troppo alto si aggiunge e si sovrappone il litigio chiassoso di due amanti che discutono approfittando del fatto che il marito di lei si è allontanato per partecipare ai giochi, appunto.
«Tu vedi il male dappertutto. È dentro di te.»
Una pausa di silenzio tra i due.
«Rump li cujun.»
«Porca puttana è da stamattina che sto male.»
«Non ti credo.»
E io che cerco inutilmente di concentrarmi sulla lettura de Il Vangelo secondo Gesù Cristo di José Saramago.
Da lontano si scorge la sagoma del marito di lei che ritorna. Lui si alza e lei gli chiede da bere. La tensione si scioglie. Le lacrime di prima e la rabbia si trasformano plasticamente sui loro visi in uno sguardo complice. Tutto si acquieta.

Nel frattempo Gesù è scampato all’eccidio di Betlemme e Giuseppe e Maria sono già in viaggio per far ritorno in Galilea.

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