Sono stati quattro giorni belli quelli trascorsi a Valencia. Per la precisione due a Val d’Uixò e due a Valencia. È stata per me una piacevole pausa per i ritmi, abbastanza sostenuti, degli ultimi tempi. Il penultimo appuntamento, l’ultimo sarà a Bruxelles il 17 settembre, di un progetto transnazionale sul quale stiamo lavorando da circa due anni.
Dicevo giorni belli. Fuori dal ritmo folle al quale, sembra, ci siamo tutti assuefatti, io per primo.
Giorni per riflettere. Sulla vita, sulla politica. Per programmare le ferie che stanno per arrivare.
Ho passato un bel pomeriggio al porto di Valencia. Stavano smontando il “grande circo” dell’America’s Cup ed era un via di gente e di colori. Di tutta la struttura, credo, resteranno in piedi gli hangar delle barche, bellissimi e colorati, molto contemporanei, come contemporanea è Valencia.
Una città in perfetto equilibrio tra storia e passato, contemporaneità e futuro. Alle piazze, chiese, palazzi e alla miriade di locali del centro storico dove puoi mangiare fino a tarda notte fanno da contrappunto la Città delle Arti e delle Scienze, con il Museo Oceanografico più grande d’Europa e le tante strutture sportive e ricreative realizzate sul letto del fiume deviato. Un grande progetto immaginato da Felipe Gonzales che ha trovato la sua piena realizzazione nel corso degli ultimi anni. E su quello che era il lungofiume è sorta la nuova Valencia.
Ora con la Coppa America anche la zona del Porto vive una nuova stagione e diviene un punto di aggregazione e di attrazione turistica. Proprio una gran bella città.
Ci sono state le elezioni amministrative anche in Spagna, in contemporanea con quelle nostre. Anche lì la destra ha ottenuto buoni risultati, non travolgenti come quelli italiani ma buoni. Nella regione dell’Estremadura, al confine con il Portogallo, ha vinto invece in maniera convincente il PSE e Zapatero. Ho molti amici lì, conosciuti durante gli ultimi cinque anni, in cui mi sono recato per lavoro diverse volte in Spagna ed in particolare proprio in Estremadura, a Plasencia per la precisione. Conosco bene la riconfermata Alcaldessa di Plasencia, Elia Blanco e la presidentessa di Adesne, Pilar Lucio, un’Associazione con la quale lavoriamo da diversi anni. Ho saputo a Valencia che Pilar è stata nominata assessore regionale nella nuova Giunta dell’Estremadura. A Pilar che è una bella persona volevo fare i miei auguri più cari per questa sua nuova e, spero per lei, gratificante avventura e a Elia che è stata riconfermata Alcaldessa di Plasencia l’augurio di altri quattro anni di buon lavoro e l’augurio di vederla in Parlamento alle prossime elezioni politiche.
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