le mie recensioni

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Questo articolo è pubblicato anche su L’Espresso
Il pianoforte di Keith Jarrett suona le note di The Köln Concert e nella stanza, seppur illuminata dal sole, si soffre il freddo. Sto leggendo Qualcosa, là fuori di Bruno Arpaia e mi pare che questo freddo provenga, in parte, anche dalle pagine del libro. Un libro che in molte sue parti è anche un film grazie alla qualità visiva delle descrizioni.
Nel mondo che descrive Arpaia non ci sono più città o periferie. Non ci sono più strade, porti o aeroporti. Non ci sono più campi arati. C’è solo mare. Mare che si alza e ingloba case, scuole, ospedali, campanili. Mare che avanza. Città e periferie che si inabissano.
Continue reading Bruno Arpaia, Qualcosa là fuori

Questa recensione è stata pubblicata sul quotidiano La Città.
Nell’incipit è contenuto l’intero romanzo. Un’affermazione che è vera sempre quando si ha tra le mani una narrazione che appartiene alla letteratura. È il caso de L’Arminuta il nuovo lavoro di Donatella Di Pietrantonio che sancisce anche l’esordio della scrittrice di Arsita con la casa editrice Einaudi.
«A tredici anni non conoscevo più l’altra mia madre. Salivo a fatica le scale di casa sua con una valigia scomoda e una borsa piena di scarpe confuse. Sul pianerottolo mi ha accolto l’odore di fritto recente e un’attesa.»
Centottanta lettere che introducono la protagonista e descrivono il tema di tutta la narrazione. Si entra così direttamente nel cuore del problema e man mano che la lettura avanza ci trova immersi nel clima che si respira nella nuova casa de l’arminuta. Un contesto che esprime una povertà di sentimenti che è pari solo alla miseria materiale in cui è costretta a vivere quella famiglia.
Continue reading Donatella Di Pietrantonio, L’Arminuta

Questo articolo è pubblicato anche su Resto al Sud
Da qualche anno la Puglia è diventata una delle mete turistiche più ambite da parte di tanti viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Molti degli oltre cinquanta milioni di turisti stranieri che scelgono l’Italia, scelgono la Puglia. La scelgono per tante ragioni, in primo luogo per la bellezza del suo territorio, ma anche per ciò che di bello l’opera dell’uomo ha saputo fare per trasformare questo lembo del Bel Paese.
Continue reading Ripartire dalla natura, la terra delle masserie di Puglia

L’editoriale che ho scritto per il numero 15 dei Quaderni dell’Orsa, il periodico della libreria Orsa Minore di San Severo. Un numero speciale per festeggiare i dieci anni di attività della libreria di Gabriella de Fazio e Michele Piscitelli.
La libreria Orsa Minore compie dieci anni. Un traguardo importante, soprattutto se raggiunto in un piccolo centro del Sud. In una nazione come la nostra, in cui si legge pochissimo, chi decide di far vivere una libreria è un benemerito della Repubblica e meriterebbe un encomio solenne nella pubblica piazza nei giorni di festa.
Continue reading Dieci anni di Orsa Minore: una testimonianza di vicinanza

Questo articolo è stato pubblicato anche su L’Espresso
Chi è stato adolescente nella metà degli anni settanta ed era appassionato di calcio, ha amato Johan Cruijff. Un amore totalizzante perché Johan Cruijff, assieme a Maradona, Pelè, e pochissimi altri, è stato il calcio. Le sue gesta sportive non appartenevano alla cronaca ma alla leggenda fin da quando giocava. Era bravo, elegante, sinuoso, bello. Di una bellezza che non stancava mai e che abbagliava anche da lontano.
Continue reading Addio Campione

Dal 1° marzo è in libreria un libro collettivo dedicato a Gianni Rivera, un’antologia di 26 racconti emozionanti e divertenti. È così che Em Bycicleta – Presidio di fabulazione sportiva – decide di salutare i propri lettori per trasformarsi in Rivista Melina, che manterrà in ogni caso lo stesso spirito che per anni ha animato il gruppo. Il titolo del libro è Rivera Rivera Rivera Rivera
Ma perché proprio un libro sul dieci milanista? La risposta l’ha data tempo Alf Ramsey, mitico allenatore dell’Inghilterra mondiale, che alla domanda su chi fossero i quattro giocatori italiani più forti rispose, lapidario: «Rivera, Rivera, Rivera, Rivera».
Continue reading Rivera Rivera Rivera Rivera

È da pochi giorni in libreria un’antologia di racconti sulle città che partecipano al campionato di calcio di serie B. S’intitola Il campionato degli italiani, 22 giornalisti e scrittori per 22 racconti sulle 22 squadre della serie cadetta, un’antologia che fonde il calcio con il tessuto sociale. Ventidue racconti sul calcio e sulle realtà cittadine delle squadre che compongono la serie B 2015/16.
Ecco la rosa: Titti Festa (Avellino), Marco Amabili (Ascoli), Bruno Palermo (Crotone), Gaetano Imparato (Livorno), Oscar Buonamano (Pescara), Lorenzo Mazzoni (Viruts Lanciano), Francesco Vannutelli (Perugia), Mauro Frugone (Virtus Entella), Roberto Guerriero (Salernitana), Sergio Fortini (Novara), Nicola Conforti (Trapani), Mauro Corno (Como), Andrea De Carlo (Modena), Gianluca Mattioli (Cesena), Marco Ursano (Spezia), Eva Pommerouge (Latina), Gianluca Atlante (Bari), Luca Biribanti (Ternana), Gianpaolo Laffranchi (Brescia), Franco Cottini (Pro Vercelli), Enrico Astolfi (Cagliari), Filippo Landini (Vicenza).
L’allenatore è l’ideatore e curatore del progetto editoriale, Gian Luca Campagna.
Continue reading Il campionato degli italiani

Questa recensione è stata pubblicata su L’Espresso
Il terrore e la morte che il terrorismo dell’Isis sta diffondendo in tutto il mondo è tanto più destabilizzante quanto più scarsa è la conoscenza che si ha del mondo islamico. Il deficit di conoscenza incide direttamente sulla consapevolezza che si ha del fenomeno in atto. Icone della multiculturalità come Parigi e Istanbul colpite a freddo nella loro quotidianità, assurgono a simbolo dell’impotenza della ragione nei confronti di azioni criminali nelle quali non alberga nessuna ragione. Mancano perfino le parole adatte per descrivere e spiegare ciò che sta succedendo sotto i nostri occhi.
Continue reading Letteratura per arginare la paura e costruire “Il grande futuro”

Non fosse Wim Wenders scriverebbero tutti che Ritorno alla vita è un gran bel film, con una fotografia superba. Di più, scriverebbero che la pittura di Edward Hopper diventa film in una trasposizione che è insieme omaggio e citazione. In realtà è come se Wenders togliesse ai quadri di Hopper il sole e i colori e li sostituisse con l’oscurità, demandando alla figura umana e ai luoghi scelti per le inquadrature il ricordo di quell’arte. Un’operazione che vale solo per gli interni e che gli serve anche per assecondare il lungo e doloroso calvario che attraversa la vita di alcuni dei protagonisti. Una sorta di espiazione della pena che si accompagna alla presenza della penombra, a volte dell’oscurità.
Continue reading Il ritorno di Wim Wenders

Questo articolo è pubblicato anche su QuasiRete, il blog di narrazione sportiva di www.gazzetta.it, e su www.calciototale.eu
Ci sono campioni dello sport che restano impressi nella memoria di ognuno di noi e che ci segnano indipendentemente dalle vittorie. Le vittorie, i record, le belle prestazioni, sono importanti, sono l’essenza stessa dello sport, ma il campione è tale se ha qualcosa in più. Qualcosa che va oltre la vittoria, il record o la prestazione straordinaria. Il campione sa incendiare i cuori anche quando non vince, soprattutto quando non vince. Crea senso di appartenenza. Soprattutto il campione non invecchia mai, resta fisso, immobile, nella tua mente con la stessa, identica, faccia che non conosce età e tempo. Francesco Moser è uno di questi. Un campione che ha fatto piangere di gioia generazioni di appassionati di ciclismo e che resta, ancora oggi, uno dei campioni più amati di tutti i tempi dello sport italiano. Un campione che ha vinto molto e che è sempre rimasto umile e legato alla sua terra d’origine, ai valori con i quali è cresciuto, alla sua gente.
Continue reading Francesco Moser, Ho osato vincere
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