le mie recensioni

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Questo articolo è pubblicato anche su Resto al Sud
Una fotografia per nulla scontata dell’Italia è contenuta nel libro presentato al Festival della Soft Economy di Symbola a Treia, Tessiture sociali. La comunità, l’impresa, il mutualismo, la solidarietà di Aldo Bonomi e Francesco Pugliese.
Nella prefazione gli autori scrivono che «la città cambia più rapidamente del cuore di un uomo» citando Charles Baudelaire e ancora, «Tessiture sociali, dunque, come itinerario dentro la grande varietà delle borderlands che compongono i territori del Paese, con le sue smagliature, gli strappi, i rattoppi, le nuove varietà di tessuti aggiunti creativamente a comporre una nuova città invisibile da riconoscere e nelle quali riconoscersi».
Continue reading L’Italia nell’epoca del rancore
 Andrea Ucini, illustrazione per il testo “Il racconto maschile del sesso” ne “L’invenzione occasionale” di Elena Ferrante
Questo articolo è pubblicato su L’Espresso
C’è un filo rosso che unisce il pensiero di Elena Ferrante e Vladimir Nabokov sulla letteratura.
Nel prezioso libro, Lezioni di letteratura, l’autore di Lolita che insegnò letteratura all’università dal 1940 al 1958, spiega che «Nel 1940, prima di affrontare la carriera accademica in America, mi presi la briga di scrivere cento lezioni – circa 2000 pagine – sulla letteratura russa, e più tardi altre cento sui grandi romanzieri da Jane Austen a James Joyce. Così potei vivere di rendita, a Wallesley e alla Cornell, per venti anni accademici».
Continue reading «Il mondo nuovo» di Elena Ferrante e Vladimir Nabokov

Questo articolo è pubblicato anche su Resto al Sud
Maurizio Sarri al suo primo anno sulla panchina del Chelsea conduce i blues alla vittoria dell’Europa League, piazzandosi terzo in Premier League. Una stagione straordinaria per i risultati conseguiti e per il modo con cui sono stati conseguiti: ovvero attraverso un’idea di calcio riconoscibile e bella da vedere.
Una vittoria netta, 4-1 ai danni dell’Arsenal di Unai Emery che, nella sua carriera, aveva già vinto per tre volte quel torneo alla guida del Siviglia.
Continue reading L’immaginazione al potere

Questo articolo è pubblicato anche su L’Espresso
Oggi Alessandro Leogrande avrebbe compiuto quarantadue anni e proprio mentre scrivo, in cento scuole italiane si parla dei suoi libri, «tanti puntini illuminati, da nord a sud, perché la voce di Leogrande rimanga viva».
Ha scritto molto Alessandro. Di frontiere e di muri, di migrazioni e di migranti, di giustizia sociale e di capolarato. Ha scritto della sua città, Taranto.
Taranto protagonista del favoloso film Il grande spirito di Sergio Rubini.
Continue reading Alessandro Leogrande, Taranto e Sergio Rubini

Questa recensione è pubblicata su L’Espresso
Occorre coraggio per leggere Ogni storia d’amore è una storia di fantasmi. Vita di David Foster Wallace, di D.T. Max, soprattutto se hai amato e continui ad amare DFW.
«La mia peculiare struttura neurologica [è] estremamente sensibile: vertigini, mal d’auto, mal d’aria; mia sorella dice che ho il “mal di vita”», David era poco più di un ragazzo quando scrisse queste parole che nel primo racconto pubblicato, Il pianeta Trillafon in relazione alla Cosa Brutta, diventano descrizione lucida e onomatopeica della depressione, «Certi dicono che è come avere sempre davanti e sotto un enorme buco nero senza fondo, un buco nero, nerissimo, con dentro qualche punzone, magari, e tu fai parte di quel buco».
Continue reading D.T. Max, Ogni storia d’amore è una storia di fantasmi

Questa recensione è pubblicata su L’Espresso
Ritorna formalmente l’educazione civica nei programmi scolastici italiani. Saranno almeno trentatrè ore e alla fine dell’anno anche il voto in pagella. Il testo approvato dalla Camera dei Deputati all’articolo 1 stabilisce che «l’educazione civica declina nelle istituzioni scolastiche la conoscenza della Costituzione italiana e delle istituzioni dell’Unione europea, anche al fine di promuovere i principi di legalità, cittadinanza attiva e digitale, sostenibilità ambientale, diritto alla salute e al benessere della persona». In maniera più dettagliata, rispetto alle tematiche ambientali, all’articolo 3, dove sono definite le Linee guida per l’insegnamento, individua tra i traguardi da raggiungere «Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile; educazione ambientale, sviluppo ecosostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari».
Continue reading Jonathan Franzen, La fine della fine della terra

Questa recensione è pubblicata su L’Espresso
Le Radeau de la Méduse è stato realizzato da Théodore Géricault tra il 1818 e il 1819. Il dipinto, cinque metri per sette, descrive ciò che successe, dopo il naufragio della nave francese La Medusa, a bordo di una zattera di fortuna al largo delle coste della Mauritania. L’artista immagina e coglie l’attimo in cui i disperati che affollano la zattera sono sospesi tra speranza e abbandono. Immagini non diverse da quelle che vediamo tutti giorni nel Mar Mediterraneo: umanità alla deriva che sta affondando e che dobbiamo salvare. Eraldo Affinati descrive tutto questo nel paragrafo I codici insanguinati, una perfetta sintesi e recensione del suo ultimo libro Via dalla pazza classe. Educare per vivere. Il racconto di un uomo che guarda il mondo con occhi da adulto ma che lo attraversa con un cuore da bambino. E anche la narrazione di come, oggi, in Italia si possa far politica incidendo positivamente sulla vita degli altri.
Continue reading Eraldo Affinati, Via dalla pazza classe

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Non ci fu nessun derby tra comunisti e fascisti come sostiene Matteo Salvini, non ci poteva essere nessun derby. Il perché lo spiega molto bene Alberto Asor Rosa in un bellissimo articolo del 13 novembre 2000, «[…] da una parte c’è “il giusto”; dall’altra “lo sbagliato”. Se si dimentica questo, si perde il senso della storia. É esattamente quello che ci si chiede in questi giorni: perdere (e far perdere alla comunità nazionale) il senso della storia. Anzi, di più: ammettere che la storia non ha senso, che nella storia non c’è né il giusto né l’ingiusto, ma solo l’evento, l’accaduto, il fatto».
Continue reading Andrea Camilleri, Italo Calvino e il senso della storia

Questa recensione è pubblicata su L’Espresso
Karen Green e David Foster Wallace si erano sposati nel 2004. Dopo quattro anni rientrando a casa, a Clermont nel sud della California, Karen trova morto impiccato il suo giovane marito. Un accadimento che cambia per sempre la sua vita. Oggi, a dieci anni dalla morte di DFW, possiamo leggere anche in Italia, il suo memoir.
Una lettura non facile. Non lo è perché l’argomento è trattato in modo diretto e, in molti passaggi, brutale. Karen Green non fa sconti. A sé stessa innanzitutto e al lettore. Non è facile leggere Il ramo spezzato perché ripercorrere la sofferenza di una persona che hai amato, fa male. In alcuni passaggi fa molto male perché le descrizioni sono, dolorosamente, onomatopeiche.
Continue reading Karen Green, Il ramo spezzato

Questa recensione è stata pubblicata su L’Espresso
Quando la storia sta per giungere all’epilogo e il lettore si prepara ad accompagnare Grenouille verso il suo destino, e mentre «Dalla conca di Grasse veniva una tiepida brezza, e portava con sé il profumo dei fiori d’arancio…», all’improvviso e senza nessun preavviso, Patrick Süskind regala uno stupore nello stupore, una meraviglia nella meraviglia.
Continue reading Patrick Süskind, Il profumo
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