le mie recensioni

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La prima, primissima, sensazione che si ha leggendo “Tutti dicono che sono un bastardo. Vita di Charles Bukowski” di Roberto Alfatti Appetiti è che l’autore oltre a scrivere bene è anche molto preparato sull’argomento. Felice si rivela la scelta di raccontare Bukowski utilizzando le parole dello stesso autore, che avvicina questa biografia a un’autobiografia. Scelta che riporta in vita, per trecentotrentadue pagine, uno scrittore che molti hanno amato e che molti continueranno ad amare. Per queste ragioni voglio accompagnarvi nella lettura nel disordine ordinato di uno dei più grandi talenti della letteratura mondiale. L’unica avvertenza è che se non sopportate l’odore della birra e non amate la musica classica vi conviene cambiare lettura.
Continue reading Tutti dicono che sono un bastardo, Roberto Alfatti Appettiti
 La formazione dell’Italia contro l’Inghilterra schierata da Cesare Prandelli
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Leggo con stupore, con molto stupore, elogi esagerati all’Italia di Prandelli per la partita contro l’Inghilterra degli ex calciatori Wayne Rooney e Steven Gerrad.
L’Italia ha vinto e vincere nella partita d’esordio dei mondiali è sempre importante. Su questo sono d’accordo, d’accordissimo. Direi che la vittoria, insieme alle belle prestazioni di Darmian e Sirigu, è certamente un aspetto positivo, per il resto c’è invece poco da stare allegri. La solita Piccola Italia senza grandi slanci, soprattutto incapace di produrre gioco finalizzato alla ricerca del gol.
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Il ricordo è lontano, lontanissimo ed è in bianco e nero. Ed è anche il ricordo più lontano nel tempo che ho di me bambino. Prima di questa data infatti i ricordi sono indotti dalle fotografie, anche queste in bianco e nero, e dai racconti dei miei genitori. La mia memoria non va oltre questa data. Non va oltre queste date, perché in realtà le date sono due.
Non avevo ancora compiuto otto anni, li avrei compiuti il 3 novembre e dunque, non avevo fatto nemmeno la prima comunione che feci l’anno successivo in terza elementare. Ricordo bene, benissimo invece, la casa dei miei genitori che, come molte case degli anni Settanta, aveva la “stanza della televisione”. L’appartamento era ed è al quinto piano di una palazzina costruita otto anni prima dei fatti che sto per raccontare.
Continue reading #giornimondiali_Mexico 70
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#giornimondiali è la rubrica di Oscar Buonamano per Quasi Rete. Una puntata per ogni giornata del mondiale brasiliano. Sono previste incursioni e verticalizzazioni dei #bambinidizeman. Si parte oggi con #giornimondiali_Mexico 70
Il ricordo è lontano, lontanissimo ed è in bianco e nero. Ed è anche il ricordo più lontano nel tempo che ho di me bambino. Prima di questa data infatti i ricordi sono indotti dalle fotografie, anche queste in bianco e nero, e dai racconti dei miei genitori. La mia memoria non va oltre questa data. Non va oltre queste date, perché in realtà le date sono due.
Non avevo ancora compiuto otto anni, li avrei compiuti il 3 novembre e dunque, non avevo fatto nemmeno la prima comunione che feci l’anno successivo in terza elementare. Ricordo bene, benissimo invece, la casa dei miei genitori che, come molte case degli anni Settanta, aveva la “stanza della televisione”. L’appartamento era ed è al quinto piano di una palazzina costruita otto anni prima dei fatti che sto per raccontare.
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Il calcio di oggi è un grande affare economico ed è anche potere, per questo motivo la malavita organizzata è interessata al fenomeno calcio. Anche grazie a questo i valori sportivi sono sempre meno determinanti, mentre acquista centralità solo ed esclusivamente la vittoria. La vittoria sopra ogni cosa e a qualunque costo.
Da questo e dall’amore intimo e profondo che prova per il gioco del calcio, Raffaele Cantone, il magistrato che ha fatto condannare all’ergastolo Francesco Schiavone detto Sandokan, il capo del clan dei Casalesi, parte per un viaggio intorno al mondo del calcio e racconta il rapporto strutturale e antico che esiste tra la malavita organizzata (le mafie) e il calcio. Un grande atto di accusa non fine a se stesso, ma che termina con dieci proposte da rendere operative immediatamente per evitare che il «più bel gioco del mondo» possa rompersi definitivamente.
Continue reading Football clan_Raffaele Cantone, Gianluca Di Feo
 Ciro immobile festeggia il titolo di capocannoniere del campionato serie Bwin (foto di Massimo Mucciante)
Il brano è tratto dal libro Il Pescara di Zeman, (Carsa edizioni 2012)
Ciro Immobile, campano di Torre Annunziata, arriva in ritiro precampionato con il Pescara alla fine di luglio dopo aver disputato la prima fase della preparazione con la Juventus, che ne detiene la proprietà del cartellino. L’ultima fase di lavoro la svolge negli Stati Uniti d’America, dove la squadra bianconera disputa una serie di amichevoli che lo annoverano sempre tra i protagonisti.
Quando rientra in Italia e si presenta ai compagni di squadra, il nuovo allenatore lo accoglie così: «Tu con questo cognome, non puoi fare il centravanti della mia squadra».
Fino a quel momento nel ruolo di centrale del tridente offensivo Zeman ha sempre schierato Riccardo Maniero, durante la stagione diventerà Superpippo per i compagni di squadra, che ha ripagato la fiducia del suo allenatore disputando un ottimo precampionato.
Continue reading Ciro Immobile

I libri che ho recensito nel 2013, in ordine cronologico partendo dall’ultimo, Notizie dall’interno di Paul Auster che ho finito di leggere sabato 28 dicembre. Ce ne sono altri, non citati, che ho iniziato a leggere e non ho terminato per varie ragioni (non mi piacevano, mi servivano solo per alcuni spunti o per scrivere altri articoli). Non ci sono quelli che ho riletto. Un elenco che contiene libri diversi e dove ognuno può pescare a suo piacimento e diletto.
Buona lettura e buon anno a tutti.
1. Paul Auster, Notizie dall’interno_Einaudi
2. Carlo Ancelotti, Il mio albero di Natale_Rizzoli
3. Javier Zanetti, Giocare da uomo_Mondadori
4. Enzo Verrengia, L’eredità di Hyde_Piemme
5. Luca Tarantelli, Il sogno che uccise mio padre_Rizzoli
6. Mario Desiati, Il libro dell’amore proibito_Mondadori
7. Mario Desiati, Ternitti_Mondadori
8. Paolo Di Paolo, Mandami tanta vita_Feltrinelli
9. Alfio Caruso, Un secolo azzurro_Longanesi
10. Jonathan Cott, Giorni memorabili_Arcana
11. Jorge Luis Borges, La rosa profonda_Adelphi
12. Patrick Deville, Peste and colera_edizioni e/o
13. Gigi Garanzini, Nereo Rocco. La leggenda del paròn_Mondadori
14. Jonathan Wilson, Il portiere_Isbn edizioni
15. Jorge Valdano, Il sogno di Futbolandia_Mondadori
16. Erri De Luca, Storia di Irene_Feltrinelli
17. Alberto Liguoro, Nola, cronaca dall’eccidio_infinito edizioni
18. Sandro Mazzola, Ho scelto di stare davanti alla porta_Limina
19. Michele Dalai, Contro il tiqui taca_Mondadori
20. Eraldo Pecci, Il Toro non può perdere_Rizzoli
21. Gianni Mura, Non gioco più, me ne vado_Il Saggiatore
22. John Foot, Calcio.1898-2010 Storia dello sport che ha fatto l’Italia_Rizzoli
23. David Foster Wallace, Il tennis come esperienza religiosa_Einaudi
24. Adina Riga, Architettura è/and arte urbana_Carsa edizioni
25. Erri De Luca, Senza sapere invece_Nottetempo
26. Leonardo Casalino, Scomporre la realtà_Tracce edizioni
27. Emmanuel Amara, Abbiamo ucciso Aldo Moro_ Cooper
28. Giovanni Di Iacovo, La Sindrome dell’Ira di Dio_Zero91
29. Erri De Luca, Opera sull’acqua_Einaudi
30. Erri De Luca, Gennaro Matino, Almeno 5_Feltrinelli
31. Erri De Luca, Le sante dello scandalo_Giuntina
32. Salvatore Mugno, L’ultima partita di Pasolini_Stampa Alternativa
33. Ferdinando Imposimato, I 55 giorni che hanno cambiato l’Italia_ Newton Compton
34. Ugo Perolino, Un euforico congedo_Tracce edizioni
35. Bernardo Secchi, La città dei ricchi e la città dei poveri_Laterza
36. Francesco Erbani, Roma. Il tramonto della città pubblica_Laterza
37. Claudio Fava, Mar del Plata_Add editore
38. Paul Auster, Diario d’inverno_Einaudi
39. Jonathan Franzen, Più lontano ancora_Einaudi
40. Riccardo Iacona, Se questi sono gli uomini_chiare lettere
p.s.: Le scelte di lettura del 2013 sono state condizionate da inviti ricevuti per presentare libri e autori e da una trasmissione televisiva, Calcio Totale, nella quale recensisco libri.

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Indebito di Andrea Segre, scritto con Vinicio Capossela che nel film interpreta se stesso, è un capolavoro. Un capolavoro che nasce dall’intuito di due eccellenze italiane che hanno saputo cogliere e narrare, ognuno con la propria sensibilità e specificità, l’anima di un popolo. Un lavoro antropologico che, affondando le radici nella storia della cultura greca classica dalla quale tutti proveniamo, costruisce una narrazione capace di far coesistere musica, storia, poesia, cronaca, economia e politica. Un lavoro di sintesi che in ottantaquattro minuti è capace di restituire in maniera semplice e coinvolgente la complessità della condizione contemporanea di un Paese, la Grecia, che attraversa un tempo di grandi trasformazioni.
Continue reading “Indebito”, ovvero rispondere alla crisi con la cultura, la poesia e la musica. Firmato Vinicio Capossela
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- Vincenzo Zucchini il capitano, della prima, storica, promozione del Pescara un serie A
Il capitano a cui si riferisce Walt Whitman nella poesia resa nota al grande pubblico dal film “L’attimo fuggente” è il presidente degli Stati Uniti d’America, Abramo Lincoln. «O capitano! Mio capitano, il tremendo viaggio è compiuto…», è l’incipit di quella poesia, ma anche le parole che Robin Williams, insegnante di lettere indimenticabile, proferisce a un gruppo di studenti stupiti di ascoltare proprio quelle parole. Dal 1989, anno di uscita nelle sale cinematografiche del film, quell’incipit e quelle parole hanno assunto nel gergo comune un significato molto più ampio. Si utilizzano in tante occasioni, anche molto diverse tra loro, ma sempre per cantare le lodi di un leader, di una persona a cui si è molto legati.
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Nella prima pagina e in particolare nell’incipit è racchiuso il significato del nuovo romanzo di Mario Desiati, Il libro dell’amore proibito.
«Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo» è certo uno degli incipit più conosciuti della storia della letteratura non solo perché utilizza figure retoriche classiche, ma proprio perché contiene in sé lo sviluppo intero del romanzo. Ed è esattamente ciò che avviene per l’opera di Desiati.
Continue reading Il libro dell’amore proibito, Mario Desiati
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